Blog parallelo

giovedì 18 agosto 2016

La stazione meteo cotta al forno

Caldo africano? No, cottura al forno... La temperatura supera i 50 gradi, ma l'estate c'entra poco. Tecnicamente ho eseguito un reflow casalingo, in pratica ho riscaldato (e rifuso) le saldature sulla scheda interna.
Come per magia, la mia stazione meteo Oregon Scientific è tornata a funzionare, perché dopo la bellezza di nove anni di onorato servizio, aveva iniziato a perdere colpi. Dal non rilevare più il termometro esterno, al display che si spegneva (dal tutto o in parte).
Così, ricorrendo prima al fon e poi al forno a legna della cucina, le ho dato una sistemata. Sperando che duri.

Come si presenta il display della stazione meteo Oregon malfunzionante.


Il fascino vintage dell'orologio radiocontrollato. Oggi, direte voi, lo smartphone la fa da padrone, provvisto com'è di orologio e di previsioni meteo, entrambi sempre bene in vista se impostati come salvaschermo. Un dispositivo sempre a portata di mano, bello colorato... ma volete mettere un cellullare che dipende da una connessione a internet con un apparecchio radiocontrollato che capta il segnale radio DCF77 di Francoforte? Saranno anche due tecnologie che grossomodo si equivalgono, ma che figata la seconda! E poi orologi belli così non ne fanno più, in questa fascia di prezzo intendo, cioè 20 euro(!!!): i numeri sono grandi, chiari, privi di orpelli superflui. Solo il proiettore fa un po' pena; avesse avuto piuttosto una radio, questa Oregon Scientific sarebbe stata un vero gioiellino.
Bando alle ciance, ho provato ad aggiustarla. 


Il fon non basta. Da usare in pratica come la pistola ad aria calda dei riparatori professionisti, indirizzando il calore sulla scheda interna che ho provveduto ad esporre. La stazione meteo torna puntualmente a funzionare, peccato che l'effetto duri solo un paio di giorni.
Oso di più, inforno la stazione meteo. Premessa: andrebbe infornata solo la scheda e non tutto l'apparecchio. Purtroppo i contatti non sono a incastro come negli odierni computer/smartphone, ma sono tutti saldati. Quindi, come compromesso, ho lasciato la stazione meteo scoperchiata sulla soglia del forno, in modo da tenerla d'occhio e lasciare il display per quanto possibile al riparo dall'ondata di calore. Il tutto per una buona mezz'ora, finché non ho avvertito nell'aria il classico profumo della torta cotta a puntino. Della stazione meteo cotta a puntino, pardon.
Danni collaterali a parte, nella fattispecie un'enorme macchiona nera di cristalli liquidi che per fortuna è rimpicciolita a vista d'occhio fino a scomparire, ora l'apparecchio sta funzionando egregiamente da ben una settimana. Tengo incrociate le dita.


Alternative per rimpiazzare la stazione meteo. Bisogna entrare nell'ottica di spendere molto di più:


Rimanendo fedele alla marca, c'è una stazione meteo e termometro della Oregon Scientific che mi tenta. Dispone di ben tre sensori che rilevano sia la temperatura che l'umidità nell'aria in tre siti distinti, oltre alle previsioni meteo. Peccato manchi l'ora e la fase lunare... ma servono veramente?
Sennò ci si affida a un dispositivo sempre connesso a internet.
  • Il Pipo X9 fa la sua sporca figura come soprammobile hi-tech, fermo restando che è una cineseria, seppur unica nel suo genere (un tablet fisso). Potremmo impostare la temperatura e le previsioni come salvaschermo o andare a leggere i bollettini meteo sul touch screen.
  • Con un po' di ingegno e conoscenze informatiche, ci si può costruire la propria stazione meteo con il praticissimo Raspberry, il più piccolo ed economico computer in commercio. Bisogna sapervi collegare l'antenna DCF77 e pure il monitor. Da intenditori.
  • Rendiamo smart il televisore attaccandogli un mini-pc, in modo da visitare il sito web delle previsioni del tempo e leggerlo in tutta comodità grazie all'apposito telecomando.
Altrimenti recuperate in soffitta la vecchia radiosveglia, sintonizzatela e ricordatevi l'ora delle previsioni del tempo regionali...!

Aggiornamento ottobre 2016:
Di nuovo la stazione meteo nel forno, stavolta però senza il display.

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