Blog parallelo

martedì 31 maggio 2016

Germogli di patata sotto il fieno

Le mitiche patate che crescono dal fieno... Ne avevano accennato durante una serata per introdurre l'orto bio-dinamico e ricordo ancora i presenti più anziani che sospiravano al ricordo risvegliato. Ai loro tempi doveva trattarsi di una diffusa tecnica colturale. Di sicuro mi pare sensata e molto pratica, perché fa risparmiare energie e le patate prodotte non saranno sporche di terra. Occorre solo un bel po' di sfalcio e posso procurarmelo, quindi perché non provare?
Certo, ci vuole metodo: l'erba andava tagliata l'autunno precedente, in modo da averla a disposizione subito e anticipare la messa a dimora dei tuberi... Amen!


Aggiungo un livello di difficoltà: separo i germogli dalle patate. Non è follia, ho già fatto l'esperimento tempo addietro e ha avuto esito positivo. Ovvio, con l'intera patata lo sviluppo della pianta sarebbe più rapido e vigoroso, essendo il tubero una riserva d'acqua e di energia.
Le radici spuntano dal germoglio di patata: ce la può fare anche da solo

Conservare i germogli di patata. Nell'attesa di preparare il terreno, ho avvolto i delicati germogli nella carta assorbente, impregnata d'acqua. Il tutto chiuso dentro due sottovasi, messi al riparo la notte. Insomma, ho garantito umidità costante, buio e una temperatura favorevole. Meglio tenerli attaccati al tubero!


Primo esperimento: solo germogli e poco fieno
Terreno vangato l'anno scorso, giusto smosso un po' con una pratica vanghetta tascabile. Ho messo a dimora i germogli di patata a gruppi di 4-5, distanziati, facendo attenzione a tenere l'apice verso l'alto, l'unica parte a non venire successivamente interrata. Sopra, lo sfalcio dell'erba nelle vicinanze a fare da pacciamatura.

Secondo esperimento: patate e germogli alternati sotto il fieno
Sono rimasto più fedele alla tecnica originale. Ho ripulito una striscia di terreno vangata l'anno scorso e vi ho messo a dimora, alternati, sia patate che gruppi di germogli interrati come nel caso precendente. Sopra un vero e proprio andone di fieno. Taglio l'erba malvolentieri e, quando mi tocca, preferisco usare il falcetto. Ebbene, stavolta c'è un fine utile.


Provo anche la semina della patata:

Nell'attesa recupero la semenza di patata che mi ero conservato dall'anno scorso e procedo con la semina. Ovviamente, visti i tempi risicati, non penso di ottenere un granché da queste piantine, mi accontenterei piuttosto dei piccoli tuberi da mettere a dimora l'anno prossimo (credo che questa sia la tecnica utilizzata dai professionisti).
I semi germinano abbastanza in fretta, non so però se le delicate piantine sopporteranno i continui sbalzi termici di questa matta primavera.








Fine maggio: i germogli di patata spuntano dal fieno
Hanno impiegato un bel po' e c'è da dire che ha piovuto veramente tanto. Senza pioggia magari l'esito sarebbe stato diverso.
Le prime patate a spuntare sono state quelle coperte da giusto un velo di fieno (primo esperimento), dopo circa due settimane; le altre hanno fatto un po' fatica, impiegandoci quasi un mese. D'altronde lo strato di fieno è considerevole. In questo caso, a occhio direi che sono state le patate a germogliare e non i germogli separati. Forse spunteranno anche questi ultimi, starò a vedere.

lunedì 23 maggio 2016

Loschi sieropositivi in agguato su internet

Non sto qui a ripetervi la vicenda di Valentino, la saprete meglio di me, mi chiedo solo come abbia potuto contagiare (come minimo) una trentina di ragazze con l'HIV. Quante se ne sarà trombate in totale? Allora i siti d'incontri funzionano, dannazione?! O lui è la (malsana) eccezione che confermerebbe la regola?
Cioè, io non riesco a cavare un ragno dal buco in chat fallite in partenza, con donne complessate ed esigenti e 'sto tizio in calore rimorchia per dieci (e oltre). Se indagate sullo sciupafemmine sieropositivo troverete nome, cognome e pure la foto. La guarderete in faccia e tornerete a chiedervi come abbia potuto rimorchiare così tante ragazze. Perché, perdonate il francesismo, o ha rotto il culo a tutte e trenta o ha avuto rapporti vaginali con il doppio di ragazze (il contagio non è mica automatico, viene bensì favorito da svariati fattori durante l'atto sessuale).
Della serie: pochi maschi si accoppiano con tante femmine, fenomeno odierno predetto dai ricercatori già diversi anni fa, non mi stancherò mai di ripeterlo. Maschi esaltati che evidentemente non temono l'HIV. A me, invece, a sentire queste storie mi cala l'ormone: di questo passo ogni ragazza diventerà una potenziale infetta...

La morale è che la domenica sarebbe meglio uscire a farsi una sana passeggiata. Donne da rimorchiare sui sentieri di montagna non ce ne sono, sia chiaro, guardoni e passanti rigorosamente maschi o anziani invece sì. Troppi, contro i guardoni occorrerebbero più orsi. Battute deprimenti a parte, almeno ne guadagno in salute.

Questo è un post Socialmente Scomodo, amaro da mandar giù.