Blog parallelo

venerdì 31 luglio 2015

Essiccare i fichi al nord? Possibile con il solleone di luglio

I fichi secchi sono un'esclusiva dei climi caldi? Forse sì, ma ho provato a essiccarli ugualmente, approfittando del solleone che spaccava i sassi in questo luglio torrido. Perché il motto resta sempre il solito: approfitta anche delle cose che non ti sembrano positive. Aggiungo che molti dei fichi erano guastati da larve e piccoli insetti, quindi li aprivo in maniera preventiva.
Ricapitolando: avevo molti fichi tagliati e avevo il sole che spaccava i sassi. La soluzione da prendere è stata immediata: essiccarli!


All'inizio li ho sistemati sul tetto... Farà ridere, ma mettere i fichi a essiccare sul tetto è una mossa furba: maggiore insolazione e minor presenza di insetti. Tuttavia soffiava un po' di vento e c'era il rischio concreto che finissero di sotto. Il vassoio inoltre è sconsigliato: fa marcire i fichi nella parte inferiore.


Molto meglio riporre i fichi su una graticola, a sua volta riposta sullo stendi-panni. Superfluo aggiungere di metterli al riparo se viene da piovere.
Attenti al profumo: deve essere sempre gradevole, di fico secco, appunto.
Api e vespe saranno inesorabilmente attratte da questi frutti zuccherini, ma non le considero fonti di sporcizia, anzi. Discorso diverso per le mosche. L'ideale sarebbe ricoprire la graticola con una rete a maglie molto sottili, anche se in questo modo pregiudicheremo parzialmente l'effetto disidratante dei raggi solari.

Vespa attratta dai fichi secchi

Dopo una settimana a rosolare al sole (e per fortuna che ho letto che bastavano tre giorni...), girandoli e rigirandoli, i fichi si sono essiccati. Sono rimasti abbastanza morbidi. Quelli troppo maturi sono marciti, quelli acerbi sono diventati ancora più asciutti. Insomma, la selezione naturale ha fatto tutto da sola.
 

Per conservare i fichi secchi (devono durare fino a Natale, secondo la ricetta tradizionale), li ho pressati dentro un barattolo (che dovrebbe essere di porcellana, ma voglio tenerli sott'occhio). Tra uno strato e l'altro qualche foglia di alloro (finalmente serve a qualcosa). Le alternative erano la salvia e addirittura il cioccolato.

Poi, a far le cose bene, le due metà del fico andavano ricongiunte e nel mezzo andava posta il pizzo di una nocciola o di una noce... Intanto voglio vedere come vengono questi.
L'incognita principale è se saranno buoni da mordere, col tempo magari si frollano un po' e diventano più morbidi. Ora come ora non sembrano tanto diversi dai fichi secchi confezionati (foto).



Prima di pressare i fichi secchi nel barattolo consigliavano di infornarli 30 minuti. Ho evitato questo passaggio perché l'hanno scorso avevo già tentato di essiccare i fichi nel forno. Per essiccarsi si essiccano. E anche molto in fretta. Il problema è che diventano così duri che bisogna stare un quarto d'ora a masticarli. Meglio evitare di spaccarsi i denti ed essiccare i fichi al solleone di luglio.


Aggiornamento 04/04/2016: apertura del vasetto:
I fichi secchi si sono conservati senza problemi, promosso anche l'alloro!

Seminare il cartamo, l'alternativa allo zafferano

Ho lo zafferano a casa e non lo sapevo? Ma dai, non ci credo! Eppure il cartellino sul sacchetto pieno zeppo di semenza parla chiaro: ZAFFERANO... Ma non si propaga coi bulbi?
Già.
Difatti questi son semi di cartamo, un fiore che ha il medesimo scopo: tingere il risotto di giallo. Un'alternativa economica, come lascia intendere il nomignolo: zafferanone e zafferano bastardo (occhio che quest'ultimo dispregiativo si può anche riferire al velenoso colchico)


Si vede che mio papà si sarà sbagliato... No problema, ho provato a seminare il cartamo ugualmente, primo perché son curioso, secondo per rinnovare la semenza (chissà da quanti anni se sta rinchiusa!).
A un paio di mesi dalla semina, ecco il cartamo in fiore:

Come fioritura non è un granché (andava seminato molto prima, in autunno, per evitare la calura estiva), ma tant'è. Raccolgo lo stesso un barattolo di petali e di pistilli che ripongo subito ad essiccare. Son loro il prezioso colorante per il risotto!

E non per ultimi, ecco una marea di semi. Li ho cacciati nel sacchetto di sopra in vista di una futura semina, anche se possono essere spremuti per ottenere l'olio di cartamo, ricco di omega 6 e vitamina K.

Ora non mi resta che provare a metterlo nel riso!

martedì 7 luglio 2015

Isteria per l'orso

La serata sull'orso a Baselga del Bondone è stato un fiasco. Il solito fiasco, come quella sui ladri. Tante chiacchiere, solo chiacchiere. Tanto odio, tanta isteria, tanta ansia e zero comprensione. Zero empatia.
La solita commedia, i soliti piagnistei.
La solita sfilata di politicanti che cavalcano l'onda e si mettono in mostra rappresentando il popolo. Non che buona parte del popolo mi sia sembrato capace di esprimersi, prevenuto com'era. I peggiori di tutti stavano in fondo alla sala e sfruttavano la calca per rimanere nascosti e lanciare una sfilza improperi, in preda all'isteria.
Aggiungi anche l'esagitato che s'arrabbia perché sto riprendendo (quando c'era una dozzina di cellullari che facevano altrettanto) e non sto riprendendo lui, sia chiaro, ma forse si vergogna che si sentono le sue bestemmie e le sue ingiurie fuoricampo e si caga in mano se le pubblico (timore infondato, riprendo solo spezzoni qua e là). O magari cerca un capro espiatorio solo perché é isterico. Per sua fortuna il suo socio mi conosce per vie traverse e lo porta via, perché il mio autocontrollo (da santificare) ha comunque un limite.
Aggiungi che tutta la serata non è stata un dibattito, mancando totalmente la voce del secondo interlocutore. Qualche "ambientalista" c'era, ma usava il cervello e se ne stava zitto, perché in momenti così discutere con certa facinorosi è veramente una pessima idea. Così il superpartes Dallapiccola è stato costretto a fare l'avvocato difensore degli orsi quando lui non è la persona più indicata; si è venuta a creare la situazione tragicomica in cui il "responsabile" dell'abbattimento dell'orsa Daniza ha ricevuto una marea di insulti da chi l'anno scorso stava dalla sua parte. Ora che l'ho sentito parlare lo stimo, stimo anche l'autocontrollo che ha mantenuto nella situazione di cacca che si è venuta a creare.
Senza dibattito tra le due parti, la serata non ha portato a soluzioni o accordi, solo condanne, minacce abbastanza goliardiche e sfoghi di malcontento. Chicca memorabile: una ragazza dice all'assessore una cosa del genere "Abito vicino al bosco e dici che bisogna muoversi sempre accompagnati. Non è che mi accomagni tu?" Ma senti che gatta morta, ho pensato lì per lì. Ti ha fatto colpo eh, tirato com'era? Dai che scherzo.

Io a 'sta serata sull'orso non ci volevo nemmeno andare, a essere sinceri. Volevo fare come il vicino, spaparanzato sullo sdraio che se ne sbatteva altamente della ressa di automobili parcheggiate alla cavolo di cane intorno a casa sua. Poi però ho sentito i cori da stadio e mi è venuta la curiosità. Sono rimasto fino alle fine solo per non darla vinta all'esagitato di sopra, perché altrimenti me ne sarei andato via da un bel pezzo.

L'unico stralcio della serata che condivido:


Post migrato dal mio blog-diario